lunedì, novembre 13, 2006
La prima esperienza
Domenica 12, dopo tanti rimandi, siamo andati al club privè.
I preparativi sono incominciati verso le 17:00 lavaggio intestinale, depilazione intima mia, poi la depilazione intima della mia Signora, docce, scelta dei vestiti, degli orpelli e poi siamo partiti. L'indirizzo del privè scelto dista circa 230 km da noi; il viaggio è stato tranquillo, leggermente trafficato e con molta nebbia. Il navigatore ci indicava la via. Durante il viaggio abbiamo potuto iniziare il nostro gioco di ruolo Carlo & Amalia parlando cercando di restare nel ruolo; ogni volta che qualcuno di noi diceva "Amore" subito partivano frecciatine. Devo dire che sono stato meno bravo di Lei.
Dopo essere impazziti nel trovare l'imboscatissimo club, spegnamo il motore della macchina nel parcheggio del privè intorno a mezzanotte. La tensione si tagliava con il coltello.
Entriamo.
All'ingresso troviamo Jessica Rizzo in persona, ci spiega le regole del privè facendoci leggere un regolamento e ci illustra la particolarità della serata in atto: la "Sexy Sunday". In questa serata ci sono coppie, trans e singoli, tanti singoli, troppi singoli, difatti è l'unico giorno in cui non sono a numero chiuso.
Purtroppo questo è anche l'unico giorno in cui possono entrare i transessuali e siamo stati "obbligati" a questa scelta.
Facciamo la tessera ed entriamo. Intravediamo un paio di coppie, 2-3 trans ed un fantastiliardo di singoli di età bassissima, tra l'altro i singoli sono tutti rigorosamente in mutande per regolamento della serata.
Il locale è volutamente non aperto al 100%, praticamente è aperta la sala disco, che annette 1 salottino con video vicino al bar e una "saletta" video (scorrono sui monitor in discreto film hard con trans) poi una minuscola stanza rossa, l'unica con un camerino "chiudibile" dall'interno, e 2-3 camerini fatti con paraventi scuri.
Il mio Amore, vedendo la situazione, ha incominciato ad innervosirsi, non era come se lo era immaginata o come voleva che fosse, i "branchi" di singoli ventenni allupati come non mai allungavano le mani durante le deambulazioni in girotondo nel privè, cosicchè era più tranquillo stare fermi possibilmente vicino al muro. La morale è che non sono neanche potuto andare in bagno.
L'obiettivo della serata era cercare un bel trans con cui giocare. Nel club si potevano contare 3-4trans e 4-5 travestiti; tra i trans, una colpiva subito: girava con un mini-perizoma e tacchi a spillo, non poteva passare inosservata. Ho provato un primo approccio con lei nella stanza rossa, chiedendo dove era la stanza chiudibile del locale, indicandomela mi ha detto: "Entri lì con chi vuoi, chiudi e fai tutto quello che vuoi. Buona fortuna...". Beh, il primo approccio è andata buca, forse non è stato quello giusto, speriamo solo di non fare buca anche con l'altro trans femminile, altrimenti la serata risulterà un incubo.
In un attimo, dopo il "flop", ho ripensato alla mia bellezza di un tempo ombrata dal passare degli anni. Pochi minuti dopo siamo vicino alla pista da ballo, con un abbraccio "proteggo" la mia Donna da palpate non volute. Vicino a noi, l'altro trans femminile, un paio di occhiate, poi le vedo chiedere una sigaretta.
Ebbene sì, il locale è pieno di fumatori, in barba alle vigenti leggi. Le mie sigarette sono in macchina, peccato. Ricordo di averle viste anche in vendita al bar, andiamo a comprarne un pacchetto, la scelta è obbligata: Marlborolight. Torniano e la vediamo ancora lì, buon segno(?). Mi avvicino e con la sigaretta in bocca le chiedo se avesse da accendere, mi risponde di no e nel contempo mi chiede se avessi una sigaretta, e la ottiene. Mi fa vedere che a pochi metri da noi c'è una candela, il tempo di andare, accendere, girarmi ed il trans era sparito... Mmmm, non va molto bene.
La mia Compagna di vita, intanto, cominciava a chiedermi di tornare a casa. Si sentiva a disagio: troppi singoli. Le chiedo di pazientare ancora un pò, ci mettiamo vicino al bar e cerco di rassicurarla. Vicino a noi troviamo una poltroncina legata con catene al soffitto a modo di altalena. Sopra l'altalena il trans desnudo della sala rossa intenta a "subire" una trombata virtuale da un ragazzo vestito della sola mutanda. Attendo il momento buono.
Al mio Amore dico: "Adesso vado e le dico se vuole venire con noi". Lei sorride e mi dice: "Così? Brutale?". "Sì Amore, se va va, altrimenti andiamo a casina". Detto questo mi avvicino, mi presento e candidamente le ho detto:
"Ciao, siamo una coppia, vogliamo fare sesso con te".
Parlandomi ha incominciato a toccarmi il pacco. Ho fatto avvicinare la mia Donna, inizialmente un pò "contrariata" da quell'approccio. Poi hanno incominciato subito a parlarsi e in poco tempo mi sono sentito le mani di entrambe nei pantaloni. Il mio cazzo era bello duro.
Non so cosa si siano dette, ma ad un tratto ho sentito solo "...davanti a questi porcelloni.." e in men che non si dica la bocca calda del mio amore era sulla mia cappella. Immediatamente orde di ragazzini mutandati sono arrivati a frotte verso di noi, ovvero verso la mia Donna. E' stato difficile tenere a bada 7-8 mani non richieste che cercano la tua Donna mentre lei stessa con un trans ti stanno superbamente confezionando un doppio pompino nel bar di un privè.
Dopo un pò ci trasferiamo verso l'unico sgabuzzino che si può chiudere, quello della saletta rossa. Logicamente guida il trans, seguita dalla mia Donna, da me e da 5-6 ragazzini. Chi ci ha visto avrà pensato ad un trenino di capodanno.
Arriviamo nella stanza rossa. Logicamente lo stanzino è occupato. Ci sediamo sul divanetto di fronte alla porta, la mia Donna al centro. Abbiamo continuato quello interrotto prima, vedevo la mia Donna scambiarsi baci voluttuosi mentre le accarezzavo le cosce e la masturbavo. Davanti al divano 7-8 o più ragazzetti allungavano mani sulla mia Signora. Inizialmente trovavo scortesi quelle mani, me lo aveva fatto notare la mia Donna, sapevo che lei non gradiva, di conseguenza cercavo di limitare i danni. Poi, pur essendo comunque troppe, quelle mani su di Lei mi eccitavano; ho ancora un' immagine che mi è rimasta in mente anche ora, purtroppo non ho visto bene la scena, visto che era dietro la mia schiena, quindi ho solo intuito: un ragazzo aveva preso la mano del mio Amore e gli aveva messo il cazzo nella mano. Più tardi mi ha raccontato che era bello grosso.
Durante il nostro turbinio di passioni sul sofà, la trans mi ha preso la mano e se l'è portata sul cazzo, iniziava ad ingrossarsi. In men che non si dica, masturbando il mio Amore, ho incominciato a farle un pompino.
Strano, non me lo aspettavo così. In bocca il cazzo ha un gusto tutto suo, che riconosci subito, ed è insolitamente "morbido". Abbiamo continuato così ancora per un pò, poi il trans, insolitamente mi dice una cosa del tipo che era stato il miglior pompino della sua vita; io, un pò incredulo, smargiassamente le dico che il meglio deve ancora venire, se solo andassimo finalmente nella stanza a prova di ragazzino in mutande. Neanche il tempo di dirlo, si alza ed entriamo nello stanzino. Anche qua devo bloccare qualche ragazzino che voleva intrufolarsi, il meglio classificato mi ha anche detto buon divertimento.
Lo stanzino era squallidissimo, sporco, un materasso buttato a terra e 2 poltroncine. L'eccitazione era al massimo, classificherò meglio la stanza solo dopo l'orgasmo.
Nella stanza, finalmente soli, incominciamo a spogliarci, e poi iniziano le danze.
Vedo il mio Amore esibirsi in uno splendido pompino inginocchiata davanti al trans, mi inginocchio anche io.
Uno dei nostri sogni, quello di leccare insieme un cazzo, si sta avverando. Lo lecchiamo voracemente, poi mi alzo e le concedo anche il secondo cazzo per la sua dolce bocca. I giochi orali continuano fino a quando il trans inizia a scopare il mio Amore, mi godo il momento. Poi le faccio girare, e ci stringiamo in un bellissimo sandwich. Poco dopo il mio Amore, dalla posizione di smorza candela, si alza e mi lascia il campo libero. E' il mio turno: eccitato, mi sdraio sul materasso e aspetto il suo cazzo duro nel mio culo. Eccolo. Mi ha dato un pò di fastidio, all'inizio, poi quando iniziava ad essere piacevole, ha voluto anche lei prenderlo nel culo e poco dopo veniva.
Alzandosi, dicendo che siamo una bellissima coppia, veramente, esce dallo sgabuzzino, lasciando me e la mia Donna ancora eccitati. In barba alle regole, uso lo sgabuzzino per trombare la mia Donna. Arrivati all'orgasmo, sudatissimi, ci rivestiamo ed usciamo dallo squallido sgabuzzino.
Il mio Amore mi dice di voler andare via. Senza obiettare, andiamo verso il guardaroba, prendiamo il cappotto della mia Signora e siamo fuori, sono le 02:20. Freddo. Umidità. Nebbia. Entriamo in macchina ed incominciamo il nostro viaggio di ritorno. Fino all'inizio del tratto a pagamento dell'autostrada ci siamo detti poco, soprattutto dell'esperienza appena fatta.
Dopo il casello, accarezzandole la coscia, inizio il discorso. Intuisco che l'esperienza l'ha lasciata un pò spiazzata, ancora indecisa. Penso che anche a lei, come a me, sia piaciuta l'esperienza ma sia rimasta un pò scottata per il locale e per le "molestie". Le carezze diventano qualcosa di più, l'eccitazione è a mille. Ripensare alle sensazioni del club privè mi impone di fermarmi in una piazzola di emergenza della A1, spegnere il motore e trombarbi il mio Amore, questa volta a smorza-candela. Ero bello vedere il mio Amore guardare tutti i fanali che man mano raggiungevano la nostra alcova improvvisata. Dopo esserci puliti alla buona con la mia camicia, riprendiamo il viaggio. Sarebbe stata una lunga notte.
La nebbia, il poco traffico e la strada rettilinea facevano pesare il viaggio più del dovuto. Sento le coccole del mio Amore sulla coscia, spero che vada velocemente sul mio cazzo ancora voglioso. Qualche chilometro dopo si accorge del mio turgore e dopo qualche carezza voluttuosa ecco la mia richiesta: "Fammi un bel pompino". Con un' agilità degna di un gatto mi ritrovo senza pantaloni e con la bocca del mio Amore già sul cazzo. Vorace.
Non so quanto tempo sia passato, ma urlando le ho sborrato in gola, a circa 40 km da casa. Tra poco saremmo stati nuovamente nudi nel letto.
Ore 4:20 siamo a casa, 25 minuti dopo siamo nel letto ed ecco una nuova mia richiesta: "Hai sonno? Non vorresti giocare col mio culo?". E sì, ieri ero particolarmente voglioso.
Il mio Amore ha iniziato piano piano, prima con le dita, poi con le palline, poi con dildi di diverso diametro. Non contento ho pure chiesto il "doppione" di quello che avevo in culo per leccarlo. Il mio Amore mi ha scopato violentemente, durante il tutto le ho detto, una volta cadute le inibizioni, che mi era piaciuto tantissimo avere un cazzo vero da leccare, succhiare, insalivare, giocare. Onestamente, a parte qualche piccolo neo, è stata una serata veramente indimenticabile. Ti Amo.
I preparativi sono incominciati verso le 17:00 lavaggio intestinale, depilazione intima mia, poi la depilazione intima della mia Signora, docce, scelta dei vestiti, degli orpelli e poi siamo partiti. L'indirizzo del privè scelto dista circa 230 km da noi; il viaggio è stato tranquillo, leggermente trafficato e con molta nebbia. Il navigatore ci indicava la via. Durante il viaggio abbiamo potuto iniziare il nostro gioco di ruolo Carlo & Amalia parlando cercando di restare nel ruolo; ogni volta che qualcuno di noi diceva "Amore" subito partivano frecciatine. Devo dire che sono stato meno bravo di Lei.
Dopo essere impazziti nel trovare l'imboscatissimo club, spegnamo il motore della macchina nel parcheggio del privè intorno a mezzanotte. La tensione si tagliava con il coltello.
Entriamo.
All'ingresso troviamo Jessica Rizzo in persona, ci spiega le regole del privè facendoci leggere un regolamento e ci illustra la particolarità della serata in atto: la "Sexy Sunday". In questa serata ci sono coppie, trans e singoli, tanti singoli, troppi singoli, difatti è l'unico giorno in cui non sono a numero chiuso.
Purtroppo questo è anche l'unico giorno in cui possono entrare i transessuali e siamo stati "obbligati" a questa scelta.
Facciamo la tessera ed entriamo. Intravediamo un paio di coppie, 2-3 trans ed un fantastiliardo di singoli di età bassissima, tra l'altro i singoli sono tutti rigorosamente in mutande per regolamento della serata.
Il locale è volutamente non aperto al 100%, praticamente è aperta la sala disco, che annette 1 salottino con video vicino al bar e una "saletta" video (scorrono sui monitor in discreto film hard con trans) poi una minuscola stanza rossa, l'unica con un camerino "chiudibile" dall'interno, e 2-3 camerini fatti con paraventi scuri.
Il mio Amore, vedendo la situazione, ha incominciato ad innervosirsi, non era come se lo era immaginata o come voleva che fosse, i "branchi" di singoli ventenni allupati come non mai allungavano le mani durante le deambulazioni in girotondo nel privè, cosicchè era più tranquillo stare fermi possibilmente vicino al muro. La morale è che non sono neanche potuto andare in bagno.
L'obiettivo della serata era cercare un bel trans con cui giocare. Nel club si potevano contare 3-4trans e 4-5 travestiti; tra i trans, una colpiva subito: girava con un mini-perizoma e tacchi a spillo, non poteva passare inosservata. Ho provato un primo approccio con lei nella stanza rossa, chiedendo dove era la stanza chiudibile del locale, indicandomela mi ha detto: "Entri lì con chi vuoi, chiudi e fai tutto quello che vuoi. Buona fortuna...". Beh, il primo approccio è andata buca, forse non è stato quello giusto, speriamo solo di non fare buca anche con l'altro trans femminile, altrimenti la serata risulterà un incubo.
In un attimo, dopo il "flop", ho ripensato alla mia bellezza di un tempo ombrata dal passare degli anni. Pochi minuti dopo siamo vicino alla pista da ballo, con un abbraccio "proteggo" la mia Donna da palpate non volute. Vicino a noi, l'altro trans femminile, un paio di occhiate, poi le vedo chiedere una sigaretta.
Ebbene sì, il locale è pieno di fumatori, in barba alle vigenti leggi. Le mie sigarette sono in macchina, peccato. Ricordo di averle viste anche in vendita al bar, andiamo a comprarne un pacchetto, la scelta è obbligata: Marlborolight. Torniano e la vediamo ancora lì, buon segno(?). Mi avvicino e con la sigaretta in bocca le chiedo se avesse da accendere, mi risponde di no e nel contempo mi chiede se avessi una sigaretta, e la ottiene. Mi fa vedere che a pochi metri da noi c'è una candela, il tempo di andare, accendere, girarmi ed il trans era sparito... Mmmm, non va molto bene.
La mia Compagna di vita, intanto, cominciava a chiedermi di tornare a casa. Si sentiva a disagio: troppi singoli. Le chiedo di pazientare ancora un pò, ci mettiamo vicino al bar e cerco di rassicurarla. Vicino a noi troviamo una poltroncina legata con catene al soffitto a modo di altalena. Sopra l'altalena il trans desnudo della sala rossa intenta a "subire" una trombata virtuale da un ragazzo vestito della sola mutanda. Attendo il momento buono.
Al mio Amore dico: "Adesso vado e le dico se vuole venire con noi". Lei sorride e mi dice: "Così? Brutale?". "Sì Amore, se va va, altrimenti andiamo a casina". Detto questo mi avvicino, mi presento e candidamente le ho detto:
"Ciao, siamo una coppia, vogliamo fare sesso con te".
Parlandomi ha incominciato a toccarmi il pacco. Ho fatto avvicinare la mia Donna, inizialmente un pò "contrariata" da quell'approccio. Poi hanno incominciato subito a parlarsi e in poco tempo mi sono sentito le mani di entrambe nei pantaloni. Il mio cazzo era bello duro.
Non so cosa si siano dette, ma ad un tratto ho sentito solo "...davanti a questi porcelloni.." e in men che non si dica la bocca calda del mio amore era sulla mia cappella. Immediatamente orde di ragazzini mutandati sono arrivati a frotte verso di noi, ovvero verso la mia Donna. E' stato difficile tenere a bada 7-8 mani non richieste che cercano la tua Donna mentre lei stessa con un trans ti stanno superbamente confezionando un doppio pompino nel bar di un privè.
Dopo un pò ci trasferiamo verso l'unico sgabuzzino che si può chiudere, quello della saletta rossa. Logicamente guida il trans, seguita dalla mia Donna, da me e da 5-6 ragazzini. Chi ci ha visto avrà pensato ad un trenino di capodanno.
Arriviamo nella stanza rossa. Logicamente lo stanzino è occupato. Ci sediamo sul divanetto di fronte alla porta, la mia Donna al centro. Abbiamo continuato quello interrotto prima, vedevo la mia Donna scambiarsi baci voluttuosi mentre le accarezzavo le cosce e la masturbavo. Davanti al divano 7-8 o più ragazzetti allungavano mani sulla mia Signora. Inizialmente trovavo scortesi quelle mani, me lo aveva fatto notare la mia Donna, sapevo che lei non gradiva, di conseguenza cercavo di limitare i danni. Poi, pur essendo comunque troppe, quelle mani su di Lei mi eccitavano; ho ancora un' immagine che mi è rimasta in mente anche ora, purtroppo non ho visto bene la scena, visto che era dietro la mia schiena, quindi ho solo intuito: un ragazzo aveva preso la mano del mio Amore e gli aveva messo il cazzo nella mano. Più tardi mi ha raccontato che era bello grosso.
Durante il nostro turbinio di passioni sul sofà, la trans mi ha preso la mano e se l'è portata sul cazzo, iniziava ad ingrossarsi. In men che non si dica, masturbando il mio Amore, ho incominciato a farle un pompino.
Strano, non me lo aspettavo così. In bocca il cazzo ha un gusto tutto suo, che riconosci subito, ed è insolitamente "morbido". Abbiamo continuato così ancora per un pò, poi il trans, insolitamente mi dice una cosa del tipo che era stato il miglior pompino della sua vita; io, un pò incredulo, smargiassamente le dico che il meglio deve ancora venire, se solo andassimo finalmente nella stanza a prova di ragazzino in mutande. Neanche il tempo di dirlo, si alza ed entriamo nello stanzino. Anche qua devo bloccare qualche ragazzino che voleva intrufolarsi, il meglio classificato mi ha anche detto buon divertimento.
Lo stanzino era squallidissimo, sporco, un materasso buttato a terra e 2 poltroncine. L'eccitazione era al massimo, classificherò meglio la stanza solo dopo l'orgasmo.
Nella stanza, finalmente soli, incominciamo a spogliarci, e poi iniziano le danze.
Vedo il mio Amore esibirsi in uno splendido pompino inginocchiata davanti al trans, mi inginocchio anche io.
Uno dei nostri sogni, quello di leccare insieme un cazzo, si sta avverando. Lo lecchiamo voracemente, poi mi alzo e le concedo anche il secondo cazzo per la sua dolce bocca. I giochi orali continuano fino a quando il trans inizia a scopare il mio Amore, mi godo il momento. Poi le faccio girare, e ci stringiamo in un bellissimo sandwich. Poco dopo il mio Amore, dalla posizione di smorza candela, si alza e mi lascia il campo libero. E' il mio turno: eccitato, mi sdraio sul materasso e aspetto il suo cazzo duro nel mio culo. Eccolo. Mi ha dato un pò di fastidio, all'inizio, poi quando iniziava ad essere piacevole, ha voluto anche lei prenderlo nel culo e poco dopo veniva.
Alzandosi, dicendo che siamo una bellissima coppia, veramente, esce dallo sgabuzzino, lasciando me e la mia Donna ancora eccitati. In barba alle regole, uso lo sgabuzzino per trombare la mia Donna. Arrivati all'orgasmo, sudatissimi, ci rivestiamo ed usciamo dallo squallido sgabuzzino.
Il mio Amore mi dice di voler andare via. Senza obiettare, andiamo verso il guardaroba, prendiamo il cappotto della mia Signora e siamo fuori, sono le 02:20. Freddo. Umidità. Nebbia. Entriamo in macchina ed incominciamo il nostro viaggio di ritorno. Fino all'inizio del tratto a pagamento dell'autostrada ci siamo detti poco, soprattutto dell'esperienza appena fatta.
Dopo il casello, accarezzandole la coscia, inizio il discorso. Intuisco che l'esperienza l'ha lasciata un pò spiazzata, ancora indecisa. Penso che anche a lei, come a me, sia piaciuta l'esperienza ma sia rimasta un pò scottata per il locale e per le "molestie". Le carezze diventano qualcosa di più, l'eccitazione è a mille. Ripensare alle sensazioni del club privè mi impone di fermarmi in una piazzola di emergenza della A1, spegnere il motore e trombarbi il mio Amore, questa volta a smorza-candela. Ero bello vedere il mio Amore guardare tutti i fanali che man mano raggiungevano la nostra alcova improvvisata. Dopo esserci puliti alla buona con la mia camicia, riprendiamo il viaggio. Sarebbe stata una lunga notte.
La nebbia, il poco traffico e la strada rettilinea facevano pesare il viaggio più del dovuto. Sento le coccole del mio Amore sulla coscia, spero che vada velocemente sul mio cazzo ancora voglioso. Qualche chilometro dopo si accorge del mio turgore e dopo qualche carezza voluttuosa ecco la mia richiesta: "Fammi un bel pompino". Con un' agilità degna di un gatto mi ritrovo senza pantaloni e con la bocca del mio Amore già sul cazzo. Vorace.
Non so quanto tempo sia passato, ma urlando le ho sborrato in gola, a circa 40 km da casa. Tra poco saremmo stati nuovamente nudi nel letto.
Ore 4:20 siamo a casa, 25 minuti dopo siamo nel letto ed ecco una nuova mia richiesta: "Hai sonno? Non vorresti giocare col mio culo?". E sì, ieri ero particolarmente voglioso.
Il mio Amore ha iniziato piano piano, prima con le dita, poi con le palline, poi con dildi di diverso diametro. Non contento ho pure chiesto il "doppione" di quello che avevo in culo per leccarlo. Il mio Amore mi ha scopato violentemente, durante il tutto le ho detto, una volta cadute le inibizioni, che mi era piaciuto tantissimo avere un cazzo vero da leccare, succhiare, insalivare, giocare. Onestamente, a parte qualche piccolo neo, è stata una serata veramente indimenticabile. Ti Amo.
TU SEi MALATO! HAI MAI SBORRATO SUI PiEDI..SONO UN FETICISTA,CHE SPETTACOLO!